La Vita è adesso e la salute è il primo dovere della vita

di | ottobre 20, 2018

 

Lo Stato Sociale è in crisi.

Il Debito Pubblico è elevato e la contrazione del Pil cammina di pari passo con una riduzione del gettito fiscale.

Assistiamo all’invecchiamento della popolazione ed un aumento dei costi per spese sanitarie, farmaci e pensioni.

L‘aumento dei beneficiari dei servizi pubblici di assistenza sanitaria, contestuale alla diminuzione di coloro che contribuiscono economicamente al finanziamento di tali servizi, si somma al fatto che i cittadini europei ultrasessantacinquenni assorbono il 30-40% della spesa sanitaria , rappresentando una vera e propria sfida per l’equilibrio dello stato sociale. La spesa sanitaria continuerà a crescere del 4% – 8% rispetto al PIL durante i prossimi decenni e questo renderà ancora più difficile il rispetto del patto di stabilità.

Quali le soluzioni?

Razionamento delle prestazioni. Responsabilizzazione del cittadino ad un utilizzo più efficiente delle risorse. Prevenzione malattie e promozione di comportamenti virtuosi nei riguardi della propria salute: sviluppo  della Telemedica e Teladiagnosi.

Il contesto attuale è rappresentato da: Taglio delle prestazioni, Elevato costo del ticket, Liste di attesa troppo lunghe, Prenotazioni CUP delocalizzate, Elevato indebitamento del S.S.N.

Episodi sempre più frequenti di malasanità producono un unico effetto: scarsa fiducia nel Sistema Sanitario!

Eppure l’art. 32 della Costituzione Italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti” .

Nell’Unione europea 1,7 milioni di persone sotto i 75 anni sono morte nel 2013. Fra queste circa 577.500, cioè il 33%, sono considerate morti premature, che potevano essere evitate alla luce delle moderne conoscenze e tecnologie mediche.

L’Italia – con un 33%, pari a circa 52.000 morti, si piazza poco al di sotto della media europea pari al 33,7%.

Il concetto di morte evitabile, spiega l’Eurostat, è relativo a un decesso che nel momento in cui si è verificato “poteva essere evitato se fossero state applicate terapie puntuali ed efficaci”.

I decessi giudicati evitabili sono avvenuti per attacco cardiaco (32%), ictus(16%), cancro al colon (12%), cancro al seno (9%), ipertensione (5%) e la polmonite (4%) (Fonte ADN Kronos del 24/05/2016).

Secondo una fonte Censis del 09/06/2016, nell’ultimo anno, oltre 11 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure mediche per motivi economici tra cui 2,4 milioni di anziani (nel 2012 erano 9 milioni), la spesa sanitaria sostenuta dalle famiglie di tasca propria ammonta a 34,5 miliardi di euro.

La spesa out of pocket destinata alla sanità e non rimborsata dal SSN è passata da 485 euro del 2013 a 569 euro a persona del 2015. Sono 7,1 milioni gli italiani che hanno fatto ricorso all’intramoenia.

Ora, qual’è lo scenario futuro?

Considerando che nel 2015 solo il 4,3% della popolazione possiede una copertura sanitaria integrativa ne conseguirebbe un mercato da 30 miliardi di euro per assicurazioni, mutue e fondi sanitari con tendenza ad aumentare a causa di:

– PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO POPOLAZIONE

– INCIDENZA DI ALCUNE PATOLOGIE

– CRESCENTE RICORSO DIAGNOSTICA PREVENTIVA

Nuovo orientamento della medicina dalla cura alla prevenzione grazie alle nuove tecnologie con conseguente crescita dei servizi.

ll livello di copertura sanitaria che i sistemi di welfare europei sono in grado di fornire è destinato

a diminuire. Si ridurranno le prestazioni erogate dal SSN e cresceranno invece le spese out-ofpocket

per i cittadini. Le mutue sanitarie e le assicurazioni private avranno un ruolo sempre più importante

per il finanziamento della spesa sanitaria. Il settore pubblico, il settore privato e il terzosettore

(no profit) costituiranno un sistema sanitario allargato e complesso che porrà nuove sfide dal punto di vista della sostenibilità economica.

Quali soluzioni?

Assicurazione privata o Mutuo soccorso.

Le finalità commerciali delle Assicurazioni Sanitarie private, trasformano la “salute” in “prodotto” da vendere e con il quale raggiungere utili per l’azienda. Per questo l’accesso a queste forme di tutela sanitaria diventa sempre più oneroso e legato a vincoli di età e di buono stato di salute.

Meglio il Mutuo soccorso.

La Società di Mutuo Soccorso nasce con Regio Decreto 3818/1886 istitutivo delle Società di Mutuo Soccorso.

Le famiglie e i datori di lavoro sono liberi di integrare le forme di assistenza sanitaria pubblica con forme private di assistenza, mediante l’adesione volontaria ad un fondo.

Sussidiarietà, solidarietà, principio della “Porta Aperta” e responsabilità sociale:

Dopo oltre 150 anni di storia, il Mutuo Soccorso poggia ancora saldamente le sue basi sui principi delle origini ed è ancora incredibilmente attuale garantire ai soci qualità e certezza delle prestazioni promesse e continuità nelle erogazioni.

Lo scopo sociale della mutua è l’esercizio della mutualità che conferisce al soggetto aderente la qualifica di socio, con la conseguenza che la mutualità scaturisce nel momento in cui un soggetto si iscrive alla mutua e cessa con la sua disdetta o decesso.

Emerge con chiarezza come i soci costituiscano il fulcro della società di mutuo soccorso intorno al quale si organizza per intero l’attività.

Tra le altre si segnala la Aglea Salus.

Aglea Salus è una Società Generale di Mutuo Soccorso iscritta ai Fondi Sanitari del Ministero della Salute che agisce in ottica cooperativistica e mira a salvaguardare la salute e la qualità di vita dei suoi associati, diffondendo la cultura della mutualità e della prevenzione.

I contributi conferiti dalle singole persone fisiche, ma anche dai datori di lavoro per i propri lavoratori, vengono raccolti al fine di erogare prestazioni, servizi sanitari e socioassistenziali ai propri soci e assistiti in una forma organizzativa non orientata al profitto.

                               I VANTAGGI DI ESSERE UN SOCIO AGLEA SALUS

  1. accedere alla mutua senza condizioni e con contributo costante nel tempo
  2. estendere la copertura alla propria famiglia con una modica integrazione
  3. beneficiare della disdetta unilaterale
  4. possibilità di frazionare il contributo mensilmente
  5. detrarre il 19% dalla propria dichiarazione dei redditi
  6. godere della copertura anche all’estero
  7. disporre di oltre 5.000 centri convenzionati con Europ Assistance
  8. sostenere progetti sociali insieme a tutti noi
  9. essere garantito al 100% per i rimborsi

Se sei un’impresa puoi beneficiare inoltre della deducibilità fiscale, l’art. 51 del TUIR infatti stabilisce che non concorrono a formare il reddito i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti con il decreto del Ministro della salute di cui all’articolo 10, comma 1, lettera e-ter), per un importo non superiore complessivamente ad euro 3.615,20.

 

IFB Insurance Brocker